Lituania, un’estate di qualche anno fa. Non c’ero mai stato prima, non avevo alcun legame. Eppure, a quella terra, mi sono subito sentito connesso.
Complice un’atmosfera che mi ha riportato alla memoria emozioni dell’infanzia.
Ricordi che ho riscoperto in modo nuovo, ma con lo stesso stupore.
A guidarmi, in questo intimo cammino, è stata la natura.
Le dune di sabbia affacciate sul Mar Baltico. Le colline fitte di pini, betulle, abeti rossi.
I campi di frumento, orzo, segale.
Un luogo di silenzio e serenità, dove staccarsi dalla corsa frenetica del mondo, per ritornare indietro nel tempo e ritrovare luoghi - reali ed emotivi - che credevo perduti per sempre.
La luce, le nuvole, il vento caldo dell’estate.
I pomeriggi passati a giocare a pallone nel campetto sotto casa. I fiori nel giardino dei nonni.
I tramonti sulla spiaggia insieme agli amici.
Le città deserte nel caldo afoso d’agosto.
Istantanee cristallizzate nella memoria, che anche le mie foto hanno restituito alla realtà, mescolando passato e presente, cuore e mente.
In un legame indissolubile di familiarità ed empatia verso un mondo di esperienze concrete, tangibili. Un mondo che mi ha fatto riscoprire la libertà più preziosa, quella di pensiero.
La sola che può renderci davvero felici.